Bere vino, caffè e tè aiuta a mantenere sani i batteri intestinali “buoni”: lo ha scoperto un gruppo di ricercatori dell’Università di Groninga, nei Paesi Bassi, che ha pubblicato i risultati di uno studio sulla rivista Science. I batteri intestinali “buoni” hanno effetti anti-infiammatori, contrastando l’azione dei batteri “cattivi”, che promuovono la maggior parte dei problemi, e quindi diventa importante per la salute mantenere un buon equilibrio tra gli uni e gli altri.
E i ricercatori olandesi hanno scoperto che una tazza di tè o di caffè, e un bicchiere di vino, può aiutare a mantenere sani i batteri “buoni”. Mentre le persone che consumano regolarmente yogurt o latticello hanno anche una maggiore diversità di batteri intestinali. Mentre, il latte intero e le diete ad alto contenuto di calorie possono compromettere questa diversità. L’analisi del Dna ha permesso di esaminare quali fattori possono avere un impatto sulla diversità del microbioma. «In totale abbiamo trovato 60 fattori dietetici che influenzano la diversità – ha spiegato Alexandra Zhernakova, una delle autrici dello studio – Che cosa significa esattamente è ancora difficile da dire. Ma c’è una buona correlazione tra diversità e salute: una maggiore diversità è meglio».
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