Olio di oliva +19%; riso +5%; frutta +5%; verdura fresca +3%; pasta +1%. Sul fronte opposto: carne di maiale -9%; carne bovina -6%; uova -4%; salumi -1%. La necessità di risparmiare anche nella spesa alimentare, le diete e l’enfasi data a certe tendenze ‘filosofiche’, allarmismi vari hanno contribuito a cambiare il carrello della spesa degli italiani nel 2015.
Un elemento di grande rilevanza per i consumatori è sempre più quello della praticità: così si spiega l’aumento del + 11% per i ceci in scatola e del + 15% per il mix di legumi secchi, ma soprattutto la costante tendenza a crescere fatta registrare dai consumi di verdure pronte per l’uso, cosiddette di quarta gamma, che fanno segnare in media un +2%, con punte del +3% per gli spinaci e addirittura del +6% per le carote. Ma su tutto domina la ‘svolta ecologica’ degli italiani testimoniata dall’aumento del 20% dei prodotti alimentari biologici e dagli oltre 15 milioni di italiani che cercano prodotti a chilometro zero nei mercati degli agricoltori. Il 70% degli italiani è disposto a pagare di più un alimento del tutto naturale, il 65% per uno che garantisce l’assenza di Ogm, il 62% per un prodotto bio e il 60% per uno senza coloranti.
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