In occasione della recente Settimana Anticontraffazione è stata presentata a Milano una ricerca realizzata dal Censis per il Ministero dello sviluppo economico dalla quale emerge che Roma e Milano sono le città nelle quali è più elevata la penetrazione dei prodotti contraffatti. La città meneghina ha però certamente il primato per la tipologia dei prodotti venduti sul mercato del falso, in quanto vi si possono acquistare prodotti di qualità superiore, molto ben rifiniti e talvolta davvero vicini all’originale.
Inoltre a Milano la rete di vendita è molto strutturata e opera attraverso le iniziative commerciali più innovative, con promozioni pubblicizzate online e “temporary store”. Questi sono generalmente allestiti in appartamenti prestigiosi, magari situati nel quadrilatero della moda: tour operator specializzati accompagnano nutriti gruppi di turisti, in particolare di origine asiatica o russa, offrendo loro l’opportunità di acquisti molto vantaggiosi. Perché anche in queste situazioni ‘lussuose’ i prezzi sono pari a circa il 15% dell’originale. Tra il 2008 e il 2015, è stato sottolineato nel corso della presentazione di questi dati, i sequestri effettuati dalle Forze dell’ordine nell’area milanese sono aumentati del +237%, e di pezzi sequestrati sono stati il 76% in più. Un ‘modello Milano’ destinato ad imporsi come esempio virtuoso nella realtà nazionale.
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