Il Consiglio dei Ministri ha deciso di procedere nella riduzione del numero dei corpi delle forze di polizia che passano da 5 a 4, con l‘accorpamento della Forestale nell’arma dei Carabinieri. Lo ha fatto con un provvedimento incastonato nella più generale revisione della pubblica amministrazione predisposto dalla Ministra Madia. Una operazione che non determinerà una diminuzione dei “poliziotti” nelle “strade” tiene a precisare il premier Matteo Renzi.
Al di là delle semplificazioni, il Ministro delle politiche agricole, Maurizio Martina, spiega: «Completiamo l’iter di riordino del Corpo forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri salvaguardando la professionalità della Forestale, con la creazione di un comando specifico. Così il Comando per la tutela forestale e agroalimentare dell’Arma dei Carabinieri diventa un grande soggetto di tutela e repressione su tutto il fronte agroalimentare forestale e ambientale. Il Comando che nasce con questa scelta sarà una delle realtà più interessanti e più solide in ambito internazionale». «Con la riorganizzazione del Corpo Forestale all’interno dei Carabinieri – afferma il Ministro dell’ambiente, Gian Luca Galletti – l’Italia si dota di una Polizia agro-ambientale che sarà subito un riferimento in Europa nel contrasto ai reati contro l’ambiente e l’agroalimentare. Con questa riforma, resta pienamente affermata la specializzazione dei Forestali e la si integra con la grande capacità tecnico-operativa dell’Arma: un Paese come l’Italia che punta sull’unicità delle sue risorse naturali e ambientali non poteva fare passo più importante».