Legambiente ha elaborato e diffuso, in occasione di Festambiente a Rispescia, in provincia di Grosseto, i dati sui reati contro la filiera agroalimentare compiuti nel 2015. I numeri sono impressionanti: oltre 20.700 reati scoperti, 56 al giorno; più di 3.700 denunce e 4.214 sequestri per un valore complessivo di 586 milioni di euro.
Il numero più alto di infrazioni penali è stato registrato “tra i prodotti ittici, con 6.299 illegalità accertate, 459 denunciati, 800 sanzioni e 991 sequestri. Anche i vini e gli alcolici hanno impegnato particolarmente le autorità di controllo, con il risultato di 2.752 illeciti amministrativi e 441 penali, 14 denunce, 2.103 sanzioni e 1.010 sequestri”. «Davanti a questi numeri impressionati – ha dichiarato Rossella Muroni, presidente nazionale Legambiente – abbiamo il dovere di impegnarci per liberare il cibo dal malaffare. Le organizzazioni criminali sono tornate forti e sono tornate alla terra. E spesso a pagare siamo noi cittadini-consumatori, in termini di salute, ma anche di denaro, perché in molti casi sono colletti bianchi a determinare il prezzo dei beni di prima necessità, sia a valle che a monte delle filiere. Occorre aprire una stagione nuova del cibo e dell’alimentazione perché l’alternativa, di fatto, già esiste: sono i nostri prodotti, le nostre eccellenze gastronomiche che uniscono l’etica al gusto».
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