Mettendo insieme il Sistema Moda Italia, l’Anfao per i fabbricanti di articoli ottici, l’Assocalzaturifici e l’associazione dei pelletieri Aimpes si arriva ad un aggregato di circa 90 miliardi di euro l’anno, 780 mila addetti, una bilancia commerciale positiva di quasi 20 miliardi e un peso a livello europeo del 35% di tutto il tessile moda abbigliamento. Sarà la terza industria in ordine di grandezza e importanza all’interno di Confindustria, dopo Federchimica e Federmeccanica. Le assemblee di Smi, Anfao, Assocalzaturifici e di Aimpes, ciascuna nella propria sede, hanno approvato l’iter all’unanimità.
Obiettivo: maggiore rappresentanza in sede istituzionale e politica
Per il presidente di Aimpes, Riccardo Braccialini: «Ora diventiamo, con le dovute proporzioni, una cosa unica. Proporzioni dovute non solo alle nostre dimensioni, perché non esiste nel mondo un comparto così completo, articolato. Penso alle concerie, che sono le più importanti al mondo. I produttori di accessori sono praticamente tutti in Italia. Siamo sempre stati considerati come un’industria leggera, come se fossimo ‘paria’, anche ai tavoli importanti. Ora non potrà più essere così. Inoltre, se riusciamo a fare più squadra, anche le istituzioni che lavorano sull’estero ci potranno aiutare di più».
Ora il Governo non ascolterà più solo la chimica e la meccanica
Il tavolo della moda, grazie al Ministro Carlo Calenda prima e al Sottosegretario Ivan Scalfarotto poi, ha accelerato questo processo di unificazione dell’intero comparto che promette già dall’estate significative novità. Ecco allora la concentrazione delle manifestazioni espositive in dieci giorni a Milano: dal 17 al 26 settembre, si comincia con la tre giorni Micam e Mipel seguiti immediatamente da Milano Moda Donna.