Due ricerche realizzate la prima dal Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali dell’Università di Pisa e la seconda dal Dipartimento di Scienze e Innovazione tecnologica dell’Università del Piemonte Orientale – Alessandria hanno dimostrato che il vetro è il packaging insostituibile per il vino e per l’olio. Solo il vetro infatti garantisce di:
- mantenere inalterato il sapore;
- evitare ossidazioni;
- proteggere i preziosi antiossidanti;
- salvaguardare l’ambiente.
Le due ricerche hanno esaminato tre tipi di contenitori (bag in box, tetra brik e bottiglie di vetro), quattro tipi di vino di diversa sensibilità all’ossidazione (un bianco, un rosé, un rosso novello e un rosso strutturato), quattro tipi di chiusure (sughero, materiale polimerico, a corona, a vite) e varie temperature di conservazione.
Il riciclaggio del vetro rappresenta un beneficio per l’ambiente
«I vini e gli olii di qualità – ha osservato Marco Ravasi, presidente della sezione contenitori in vetro di Assovetro – trovano da sempre nel vetro la ‘custodia’ migliore».
Negli ultimi decenni, per tenere il passo con i sempre più severi standard ambientali, la bottiglia di vetro ha visto salire sempre di più l’utilizzo del rottame per la produzione di nuovi contenitori e nel 2016 si è calcolato un risparmio energetico di circa 318 milioni di metri cubi di metano, pari al consumo medio annuale di una città come Genova. Attraverso l’utilizzo del rottame si evitano l’estrazione di sabbia, carbonati e soda per circa 3.050.000 tonnellate e le emissioni in atmosfera di 1.875.000 tonnellate di CO2 equivalenti.