Al via la prima assicurazione sui ricavi per il settore cerealicolo, uno strumento sperimentale e innovativo per la gestione del rischio per i produttori di grano duro e tenero. La polizza “ricavo” si può sottoscrivere pagando un premio alle assicurazioni che viene coperto per il 65% dall’agevolazione del Ministero per le politiche agricole. Nel caso il ricavo scenda del 20% rispetto alla media triennale del ricavo per ettaro, l’agricoltore riceverà dalla compagnia assicurativa un indennizzo per la perdita di reddito. Questa polizza è aggiuntiva rispetto alle garanzie tradizionali contro le avversità come gelo, siccità, alluvione o eccesso di neve, grandine o sbalzi termici, spiegano dal Ministero.
Facendo un esempio concreto rispetto ai prezzi registrati quest’anno, per un’azienda foggiana di 10 ettari il risarcimento per perdita ricavo sarebbe stato pari a 3.720 euro, ottenuto dalla differenza tra la media triennale dei ricavi di 11.295 euro e l’introito effettivo del 2016 pari a 7.575 euro.
L’Italia chiede alla UE il marchio d’origine sul grano usato per la pasta
Il Ministero ha anche messo a punto una serie di altre azioni finalizzate allo sviluppo del settore cerealicolo. Prima di tutto i contratti di filiera nel piano cerealicolo nazionale: sono stati investiti 10 milioni di euro su contratti che valorizzano il lavoro degli agricoltori e consentono ai produttori di pasta di approvvigionarsi sempre di più di grano italiano di qualità. L’obiettivo della misura è aumentare le superfici coltivate coinvolte passando da 80.000 a 100.000 ettari. E’ stata poi istituita l’etichetta d’origine per la filiera “grano pasta”: è stato infatti inviato a Bruxelles lo schema di decreto per introdurre in maniera chiara e leggibile l’origine del grano e della semola sulle confezioni di pasta italiane e al momento sono in corso gli approfondimenti tecnici con la Commissione Ue.