“Business in fiera, consumer in città”: è con questo claim che si presenta la 51° edizione di Vinitaly, dal 9 al 12 aprile a Verona. «Vinitaly, a partire dallo scorso anno – spiega il presidente di Veronafiere, Maurizio Danese – ha riallineato il numero complessivo di presenze nel quartiere fieristico, diminuendo quelle generiche, ma incrementando al contempo quelle professionali. Nel 2016 abbiamo rinunciato a 29 mila wine lover in Fiera che sono, invece, confluiti in città. Dentro, invece, abbiamo registrato, su un totale di 130 mila visitatori, 50 mila operatori esteri da 140 Paesi, con 28.000 buyer registrati».
Quest’anno a questi numeri dovrebbero aggiungersi anche altri 2 mila buyer-neofiti, intercettati anche grazie all’invio del free badge, un invito che Veronafiere ha rivolto agli operatori segnalati direttamente dalle aziende. Il tutto finalizzato agli incontri b2b che dovrebbero rappresentare il momento più significativo per le aziende espositrici.
Per il pubblico ci sarà una app che consiglierà anche i parcheggi liberi
«Ci piacerebbe – dice il direttore di Veronafiere, Giovanni Mantovani – che questa edizione di Vinitaly fosse quella dell’ascolto, per capire come impegnarsi di più sui mercati esteri, dove il vino italiano cresce, ma non abbastanza come dovrebbe. A tal proposito presenteremo con Ismea il primo modello di outlook sui mercati internazionali. Vogliamo essere ‘antenne’ per le aziende che espongono da noi e per i visitatori che ci vengono a trovare».
Per il pubblico è stata messa a punto una nuova app che sarà una vera e propria guida tra gli stand. Si potrà, quindi, ricercare le postazioni delle aziende filtrate attraverso nazioni, regioni, padiglioni; contattarli con un click ed essere informati sui loro prodotti; consultare eventi, convegni e degustazioni per giorni e date; scattare foto, scrivere note ed indicare come preferiti espositori ed appuntamenti; fino a decidere dove parcheggiare grazie alla segnalazione delle principali aree di sosta disponibili.