Trentaduesima edizione a New York, del “Gala Italia”, manifestazione organizzata dall’Italian Wine and Food Institute con il supporto del Ministero dello sviluppo economico e dell’ICE -Italian Trade Agency, sotto l’Alto Patronato della ambasciatore italiano a Washington. Creata dal presidente Luigi Caputo, l’iniziativa racconta il successo del vino italiano negli Stati Uniti contribuendo sia a promuoverne l’immagine e il prestigio sul mercato statunitense, sia ad “educare ” i consumatori americani alla conoscenza della cultura italiana attraverso i suoi prodotti.
Il “Gala Italia”, oltre ad essere una importante iniziativa mediatica, rappresenta una vetrina per i produttori di vino e cibo italiano di alta qualità. La manifestazione attira oltre 1.000 selezionati e qualificati operatori, oltre a food and wine editors provenienti dai principali stati degli Stati Uniti.
Il vino Made in Italy è pagato meno di quello francese e più di quello australiano
Secondo dati dello stesso Italian Wine and Food Institute, nel 2016 l’Italia ha esportato oltre due milioni e mezzo di ettolitri per un valore superiore al miliardo e 300 milioni di dollari con una diminuzione del -0,5% in quantità, ma un incremento del +3.1% in valore. Importi ai quali vanno aggiunti gli spumanti, che da soli fanno 350 milioni di dollari, i vini liquorosi ed i Vermouth che portano il valore totale delle esportazioni a circa un miliardo e 800 milioni di dollari, con un consistente contributo alla bilancia commerciale italiana.
Dai dati emerge anche che l’Italia ha il 33% in valore ed il 29% in quantità del mercato d’importazione mentre il prezzo medio dei vini imbottigliati risulta di circa 5 dollari al litro contro i circa 9 dollari dei vini francesi, decisamente i più cari, ed i 3 dollari di quelli australiani, i più economici.