“Haveria carissimo vedervi in questo habito” è l’inconsueto e raffinato titolo della mostra che fino alla metà di giugno è visitabile ai Musei Civici di Pavia (viale XI febbraio 35), realizzata in collaborazione con la biblioteca Bonetta e l’associazione Decumano Est. Consiste nello sviluppo di un percorso tematico attraverso la Bibliothec@ di corte, la Pinacoteca Malaspina e la Quadreria dell’Ottocento e tutto ruota attorno ad una scarpetta di velluto, piccola come potrebbe essere solo quella di una bambina. Apparteneva ad una dama senza identità che abitava il castello Visconteo di Pavia nel Quattrocento.
Un manufatto femminile e vezzoso da cui s’è deciso di partire per allestire una mostra dedicata alla moda visconteo-sforzesca del XV secolo: «È un elegante pantofolina, oggi un po’ sbiadita ma probabilmente in origine di un fulgente verde smeraldo – spiegano gli organizzatori – L’abbiamo trovata per caso durante i lavori di restauro del castello e, dati la sua rarità ed il suo buono stato di conservazione, ci siamo decisi a metterla in esposizione, al centro di un itinerario di valorizzazione di alcune precise opere e sezioni dei musei».
Miniature, quadri, libri per raccontare la storia del costume visconteo-sforzesco
Nella sala dedicata alla multimedialità si proietteremo senza pause un montaggio di immagini di codici antichi che mostrano i dettagli di miniature con raffigurati personaggi in abiti d’epoca, oltre che un montaggio di fotografie di Guglielmo Chiolini e Cristina Fraccaro, con sfilate goliardiche e rievocazioni storiche del Quattrocento avvenute negli anni Venti del secolo scorso.
Nella Pinacoteca si mettono in evidenza alcuni dipinti delle collezioni permanenti, ad esempio il “Ritratto di uomo” di Antonello da Messina e la damigella affrescata della pala di Giovannino De Grassi. Sono presenti anche quattro pannelli con illustrate le abitudini di abbigliamento maschile, femminile, le varie tecniche di acconciatura per i capelli e gli accessori allora più di moda, come cappelli, borse, cinture e gioielli.
In Quadreria fanno parte del percorso “Ricciardino Langosco” di Massacra e la “Legazione di Niccolò Machiavelli” di Faruffini.