I produttori veneti di formaggio raggiungono da soli la metà del valore della produzione nazionale, pari a 6,3 miliardi di euro. E l’export veneto di formaggi copre oltre il 10% dell’intero export agroalimentare regionale, con in testa il Grana Padano e l’Asiago. I prodotti ad indicazione geografica del Veneto, primo fra tutti l’Asiago, hanno realizzato nel 2015 sui mercati esteri un controvalore di oltre 12 miliardi di euro, con un aumento del +3.7% rispetto all’anno precedente. Questi i dati riportati dal Bollettino di Statistica, curato dall’Ufficio statistica della regione Veneto.
Ma i veneti non sono solo produttori ed acquistano e consumano formaggi per quote superiori alla media nazionale: 27 veneti su 100 mangiano formaggio almeno una volta al giorno. In Veneto, inoltre, si consumano ortaggi, verdura e frutta almeno una volta al giorno, più della media nazionale, mentre ci sono meno consumatori di carne rispetto al resto d’Italia, con una netta predilezione per le carni bianche.
Prima regione italiana per export di vino, grazie al successo del Prosecco
Pur rappresentando solo l’1,5% della superficie agricola utilizzata nazionale, il Veneto è al sesto posto per numero di operatori agricoli, al quarto per numero di allevamenti ed è tra le prime regioni produttrici di prodotti IG, ad indicazione geografica. All’Asiago, al radicchio rosso di Treviso, agli olii della Valpolicella, del Garda e dei colli Euganei e Berici, al prosciutto veneto Berico-Euganeo, si devono aggiungere le 52 Dop dei vini che fanno del Veneto la terza regione in Italia, dopo Piemonte e Toscana, per vini certificati ad origine protetta.
Ed il Veneto risulta, anche in forza del ‘sistema Prosecco’, la prima regione in Italia per export dei vini, con oltre 2 miliardi di esportazioni nel 2016: un valore in crescita del +9% rispetto all’anno precedente.