Anche in queste pagine scriviamo di moda. Lo facciamo nella consapevolezza che si tratta di un comparto economico di assoluto valore per il Made in Italy: il gusto italiano ha conquistato il mondo per la sua capacità di essere innovativo, visionario senza mai scadere nella volgarità. E il nostro sistema moda ha dimostrato anche una grande capacità di qualificarsi nel mondo perché ‘italiano’.
Non siamo mai entrati invece nelle ‘mode’ diffuse dalla rete, comportamenti sociali sciocchi e talvolta imbecilli. Che dire infatti dei selfie scattati davanti al treno che arriva in corsa? O dei romantici abbracci sporgendosi dal tetto di casa?
Meno pericolose sono altre ‘mode’ che ci piombano in mano attraverso lo smartphone, padrone e signore della nostra vita. Arriva l’estate e l’ordine è: abbronzatissimi sì, ma con i segni del costume. E compaiono così i cerotti (ma anche il nastro adesivo) per aver la certezza che parte della pelle resti assolutamente intonsa dal sole. Ed ora è il ‘gran momento’ (non può che esserlo tra virgolette) del Freckles Tattooing, come cioè far comparire delle lentiggini sotto gli occhi o sul naso. Dicono che siano tanto sexy e quindi, un’ora di lavoro, ed ecco realizzato un tatuaggio che durerà (fortunatamente) solo per tre anni. Non è definitivo, ma nemmeno intelligente.
Tra le mode più estreme e quelle più inutili, c’è una zona di grigio che fa del male non a sé stessi ma agli altri. Lo abbiamo già scritto in queste pagine: le persone sane che solo per moda consumano i cibi gluten-free fanno del male a chi invece è realmente affetto da celiachia. Il mercato segue la domanda, aumenta i prezzi, abbassa la qualità, maggiora i guadagni. A pagare sono coloro che seguono una dieta che non fa loro del bene e coloro che affetti da questa patologia avrebbero bisogno di aiuto, qualità, garanzie.