Tra le prime 100 aziende del lusso nella classifica mondiale delle3 vendite, una su quattro è italiana. Lo afferma lo studio Deloitte ‘Global power of luxury goods 2017’ che inserisce nei primo cento posti al mondo ben 26 marchi tricolore. Peccato però che le dimensioni di queste aziende siano ancora di gran lunga inferiori a quanto accade tra i ‘competitors’, in particolare i cugini d’Oltralpe.
Ci si ricordi che per decenni qui si è recitato il mantra ‘piccolo è bello’ salvo poi accorgersi solo di recente, con lo scoppio della crisi, che la globalizzazione richiede ben altra dimensione per affrontare i mercati. Prima e più evidente conseguenza di questa condizione imprenditoriale, i gruppi italiani hanno un volume medio di ricavi tre volte inferiore a quello dei francesi e due volte più piccolo di quello dei player americani e svizzeri.
… e le aziende tricolore sono quelle che crescono più velocemente
Comunque l’Italia brilla con le sue 26 aziende nella classifica mondiale, prima nel settore della moda e del lusso. Complessivamente, il fatturato di tutti i marchi compresi in classifica ammonta all’iperbolica cifra di 212 miliardi di dollari: Luxottica è l’unico nome italiano che figura tra i primi dieci, assestandosi al quarto posto. Sul podio nazionale seguono Prada, al 17esimo posto mondiale, e Giorgio Armani, al 21esimo.
Una ventata di ottimismo arriva per il nostro sistema moda dalla constatazione che le aziende italiane sono quelle che crescono percentualmente con maggiore velocità: Marcolin e Valentino sono i marchi con il tasso di crescita composto (2013-2015) più elevato al mondo. Il settore in generale non mostra rallentamenti: in Cina, Russia ed Emirati arabi Uniti il 70% dei consumatori negli ultimi 5 anni ha incrementato la propria spesa in beni di lusso.