È certamente la più ‘antica’ forma di contraffazione: quella delle banconote. E tutti ricorderanno anche Totò che, nella banda degli onesti, si lanciò con ben poca fortuna nella carriera del falsario. A smascherare l’ennesima banda, sono stati i Carabinieri della Compagnia di Sorrento e quattro napoletani sono finiti agli arresti domiciliari per concorso in contraffazione e furto aggravato. A rendere curiosa la notizia è che le banconote erano vistosamente false al tatto.
Come ha fatto allora la banda a portare avanti la sua attività criminale? Ingannando le macchinette cambiamonete! Invece che impegnarsi a rende quanto più realistiche le false banconote da 10 euro, questi falsari tecnologici si sono concentrati sugli elementi che permettono ad una macchinetta automatica di ‘riconoscere’ il pezzo di carta e sganciare vere monete.
Fingendosi turisti hanno svuotato le macchinette della costa sorrentina
I militari di Sorrento con i collegi del comando carabinieri Antifalsificazione monetaria, analizzando le riproduzioni delle migliaia di biglietti da 10 euro sequestrati, hanno scoperto che nella carta comune sulla quale era sommariamente riprodotta l’immagine dei 10 euro, erano presenti delle “fibrille luminescenti” in grado di ingannare i raggi ultravioletti delle macchinette cambia valuta.
È in questo modo che la “banda degli onesti” era riuscita a trafugare ad ogni “assalto” migliaia di euro alle società che gestiscono i dispositivi presenti a Sorrento, dove i cambia valute sono disseminati ovunque per la forte presenza di turisti. La banda si fingeva una comitiva in vacanza, con tanto di minori al seguito, e all’alba o in tarda serata arrivava a cambiare anche 200 banconote fasulle in monete di corso legale.