In occasione della “2ª Settimana nazionale anticontraffazione” promossa dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal 12 al 17 giugno, il Censis ha diffuso una ricerca dalla quale emerge che il mercato del falso in Italia vale 6,9 miliardi di euro, in crescita del 4,4% rispetto al 2012. Produrre e commercializzare gli stessi prodotti nei circuiti dell’economia legale comporterebbe 100.000 unità di lavoro in più e la produzione interna registrerebbe un incremento di 18,6 miliardi di euro, con un valore aggiunto di 6,7 miliardi.
Nel 2016 in Italia Guardia di Finanza e Agenzia delle Dogane hanno effettuato 14.768 sequestri, intercettando 26 milioni di articoli falsi. Tra le province italiane al primo posto si trova Napoli, con oltre 6 milioni di pezzi sequestrati, pari al 24% del totale. Segue Roma, con circa 4 milioni di pezzi (15,2%), e Catania, con 2,6 milioni di prodotti fake (10%).
A Venezia un convegno sulle iniziative del territorio contro i falsi
Tra le iniziative proposte nell’ambito della “Settimana”, il convegno “Contro la contraffazione: la risposta del territorio” programmato per il 14 giugno nella Sala del Consiglio Metropolitano di Venezia. Tra gli interventi sono particolarmente attesi quelli di Loredana Gulino, Direttore Generale della DG Lotta alla Contraffazione-Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del (MiSE) e di Massimiliano Valerii, Direttore Generale del Censis, che sottolineerà i dati principali emersi dalla ricerca.
Al primo posto tra i prodotti contraffatti ci sono l’abbigliamento e gli accessori, il cui valore sul mercato nazionale del fake è stimabile in 2,2 miliardi di euro, pari al 32,5% del totale. Seguono il settore degli audiovisivi, con un valore pari a quasi 2 miliardi, e i prodotti alimentari, per un valore di 1 miliardo di euro.