Una indagine di Mark Monitor, azienda specializzata nella protezione del brand, ha condotto un sondaggio online in dieci paesi europei, tra i quali l’Italia, che ha rilevato come più di un quarto degli intervistati, per la precisione il 27%, ha affermato di aver acquistato involontariamente su internet prodotti non autentici. Fra questi ci sono prodotti di uso quotidiano: cosmetici (32%), prodotti per la cura della pelle (25%), integratori (22%) e, dato più allarmante, medicinali (16%).
I canali online sui quali i consumatori hanno trovato questi prodotti non originali sono:
- marketplace (39%);
- motori di ricerca (34%);
- app su dispositivi mobile (22%);
- sponsorizzazioni sui social media (20%).
Quasi quattro consumatori su dieci tra coloro che hanno involontariamente comprato prodotti falsi hanno successivamente inviato un reclamo direttamente al brand, ritenendolo responsabile di non aver tutelato i propri prodotti sulla rete.
Cosmetici, integratori, medicinali falsi sono un pericolo per la salute
«La minaccia rappresentata dai contraffattori – spiega Anil Gupta, Chief Marketing Officer di MarkMonitor – è sempre attuale e colpisce sia i brand che i consumatori. Per i brand significa una perdita di fatturato, reputazione e fiducia dei clienti. Tuttavia, quando si parla di prodotti di consumo non originali come cosmetici, prodotti per la pelle, creme solari e medicinali, le conseguenze sugli acquirenti sono molto più gravi, poiché incidono sulla loro salute e il loro benessere».
I consumatori, quando cercano cosmetici o medicinali, non vogliono certo prodotti falsi: l’83% di loro ha dichiarato di non voler comprare prodotti di consumo contraffatti come trucco, cosmetici e medicinali. Al tempo stesso, il 34% degli intervistati ritiene i brand responsabili della protezione dei consumatori contro il fenomeno della contraffazione. Per questo è nell’interesse dei brand assicurarsi di avere in atto una solida politica di protezione per affrontare la minaccia della contraffazione online.