È appena uscito in edicola e sul web la nuova “Guida Italiana al Bere, al Conservare, al Comprare e al Riassaggiare il vino italiano” firmata da “L’Espresso”. Una guida ai vini d’Italia che, come spiegano i curatori Andrea Grignaffini e Antonio Paolini ed il direttore Enzo Vizzari, conferma la sua nuova impostazione rinunciando all’idea di costruire la più completa enciclopedia del vino italiano. Al contrario, con una scelta di campo chiara, “I Vini d’Italia 2018” è arricchita da nuovi contenuti che la rendono ancor più l’unica guida italiana completamente orientata al consumatore secondo semplici sezioni che si rivolgono alle diverse tipologie di consumatori: ecco allora “I 100 vini da bere subito”, “I 100 vini da comprare” oppure “I 100 vini da conservare”. Novità di quest’anno è il capitolo dedicato a “I 100 vini da riassaggiare”: qui vengono menzionate, per ciascuna etichetta, le vecchie annate considerate meritevoli se non indimenticabili. Una sezione senza classifica, ma che mappa le vecchie annate presenti sul territorio italiano in ordine decrescente di annata, dalla 2013 alla 1985, facendo la ‘storia’ dell’enologia italiana.
Notizie e informazioni per i principianti, per i conoscitori e per gli esperti enologi
Il volume “I Vini d’Italia 2018” ha 432 pagine e costa 18 euro in edicola e in libreria; 7,99 euro in versione digitale in app disponibile per Iphone, Ipad e dispositivi. Sono stati 20mila i vini assaggiati dai collaboratori della Guida per compilare questo vademecum, giunto alla 16esima edizione. E sono 1500 etichette consigliate.
I testi vanno dagli appunti per gli esperti alle note basiche di un corso da sommelier per principianti; dai consigli per conservare il vino, che si abbia una cantina o meno, al come servirlo nei calici più adatti e negli abbinamenti a tavola. Infine un glossario che assomiglia ad un sussidiario per spiegare i concetti di muffa nobile e tipicità, come pure a riconoscere i sentori empireumatici o di gariga.