«Il crimine farmaceutico è un grave problema di salute pubblica che provoca danno diretto ai pazienti e mina la fiducia verso il sistema sanitario e tutta la filiera farmaceutica e sanitaria: produttori, distributori, farmacisti, medici, organizzazioni provate e governi»: lo ha affermato Domenico Di Giorgio, Head of Inspection & Certification Department di AIFA.
Il suo intervento è venuto nel corso dell’incontro svoltosi a Travagliato, in provincia di Brescia, nella sede di “Antares Vision”, azienda leader nella fornitura di soluzioni per qualità, tracciatura e sicurezza dei prodotti farmaceutici immessi sul mercato. L’azienda, che celebra i 10 anni di attività, fornisce in tutto il mondo tecnologie software e hardware volte a combattere la contraffazione non solo nel mondo farmaceutico, ma anche nel settore cosmetico, alimentare e dei dispositivi medici, con controlli sul packaging e sistemi per ispezioni e tracciatura.
L’Agenzia per il farmaco italiana controlla periodicamente le farmacie online
In Italia grazie ai sistemi di tracciabilità è molto difficile che i farmaci illegali entrino nelle farmacie, mentre sono a rischio canali di distribuzione alternativi come sexy shop, palestre e centri di bellezza.
L’attuale normativa non è comunque sufficiente a contrastare le attività criminose; l’applicazione della convenzione Medcrime del Consiglio d’Europa, sottoscritta nel 2011, ma non ancora ratificata, potrebbe permettere di avere sanzioni appropriate.
«Parallelamente, è necessario rafforzare applicazione delle norme esistenti – prosegue Di Giorgio – anche attraverso lo sviluppo di tavoli di cooperazione come quelli che Aifa gestisce a livello internazionale e nazionale. Come la Conferenza dei servizi sulle e-pharmacies convocata periodicamente da Aifa con l’obiettivo di esaminare le segnalazioni riguardanti siti web dediti alla vendita di medicinali e grazie alla quale è stato possibile applicare regole e normative non specificatamente di settore per bloccare siti illegali».