Tornano il prossimo 23 settembre, alla Scala di Milano, i “Green Carpet Fashion Awards”, gli oscar della moda sostenibile: «Siamo alla seconda edizione – assicura Livia Firth, fondatrice di Eco Age e ideatrice degli oscar sostenibili – e ci sarà una terza, una quarta e così via. Gli awards diventeranno un appuntamento annuale. In Italia è molto forte il legame tra designer e produttori, non esiste in nessuna altra parte del mondo, perciò quest’anno il tema sarà dedicato alla ‘handprint’ e alla manualità».
«Gran parte delle produzioni di lusso e alta qualità – ha sottolineato il presidente di Camera della Moda, Carlo Capasa – viene fatta in Italia: abbiamo la responsabilità di risolvere i problemi della sostenibilità e per questo continuiamo a lavorare sul tema. Vorremmo essere una bussola in questo, lanciando linee guida su sostenibilità di prodotto, ma anche sociale, e sull’economia circolare del nostro sistema». I “Green Carpet Fashion Awards” sono in programma, in concomitanza con l’annuale appuntamento milanese della “Fashion Week” femminile.
Spazio anche ai giovani talenti e grande attenzione ai Millennials che guardano alla sostenibilità
Nell’ambito dei “Green Fashion Awards”, anche quest’anno uno spazio importante sarà dedicato ai giovani talenti con la “Green Carpet Talent Competition”. È il riconoscimento nato da una partnership tra Camera Nazionale della Moda Italiana, Eco-Age e Value Retail, ed intitolato a Franca Sozzani.
Piergiorgio Borgogelli, direttore generale di Ice Agenzia, sottolineando le performance positive del settore fashion sui mercati internazionali: «Il tema della sostenibilità è determinante nel valorizzare l’alta qualità delle catene del valore Made in Italy, ma anche per agganciare i segmenti di acquisto che trainano i nuovi canali dell’export, come l’e-commerce, e che mettono la customer experience al primo posto. Se pensiamo che quasi la metà dei Millennials considera la eco-friendliness uno dei driver d’acquisto principali, ne comprendiamo immediatamente il potenziale dirompente».