È la moda il comparto trainante dell’economia distrettuale toscana che, dopo un 2016 di sostanziale stabilità, ha visto nel 2017 tornare a crescere le esportazioni a un ritmo sostenuto toccando i 15,8 miliardi di euro, in aumento di oltre 1 miliardo rispetto all’anno precedente, con una variazione percentuale del +7,7% superiore alla media nazionale del +5,3%.
«Il comparto della moda di consumo, cresciuto nel 2017 di un ulteriore +10% – osserva Luca Severini, Direttore Generale di Banca CR Firenze e Direttore Regionale Toscana e Umbria Intesa Sanpaolo – risulta ancora centrale per le vendite all’estero con circa il 60% dell’export distrettuale toscano, trainato in particolare dalla Pelletteria e calzature di Firenze, di Arezzo, dai distretti dell’abbigliamento che presentano tutti variazioni positive e dall’Oreficeria di Arezzo». Soprattutto grazie all’apporto del comparto moda, la Svizzera diventa il primo Paese di destinazione dell’export distrettuale nel 2017 con circa 2 miliardi di beni destinati a questo paese. Da un’analisi sulla distanza media delle esportazioni emerge che le esportazioni distrettuali toscane percorrono mediamente oltre 3.800 chilometri.
Aumenta anche la distanza percorsa dalle merci toscane, verso i mercati dell’Estremo Oriente
Nel dettaglio, si distingue il comparto moda con la Pelletteria e Calzature di Firenze (+357 milioni; +10,4%) che si conferma come prima realtà distrettuale e si posiziona tra i primi 20 distretti italiani rispetto agli oltre 150 analizzati nella classifica per performance di crescita e reddituale redatta nel 10° Rapporto “Economia e Finanza dei settori industriali”.
Bene anche la Pelletteria e Calzature di Arezzo (+150,8 milioni; +32,7%), l’Abbigliamento di Empoli (+131,8 milioni; +10,7%) e l’Oreficeria di Arezzo (+99,6 milioni; +5,5%). Anche i distretti del settore dei beni intermedi della moda si confermano vivaci con il Tessile e Abbigliamento di Prato (+68,7 milioni; +4,1%), la Concia e Calzature di S. Croce (+26 milioni; +2,9%) e il Tessile e Abbigliamento di Arezzo (+64,8 milioni; +22,2%). Non presenta segnali di ripresa il distretto delle Calzature di Lucca che registra un calo delle esportazioni di oltre 23 milioni (-11,0%), mentre le Calzature di Lamporecchio confermano il valore del 2016.