Proseguono le verifiche dei Carabinieri dei Re.T.A., il reparto speciale nato per garantire cibo sicuro sulle tavole degli italiani: nel 2018 i numeri dell’attività preventiva svolta sono già molto consistenti con il sequestro di circa 78 tonnellate di prodotti agroalimentari (conserve, confetture, polpa di pomodoro, caffè, dolciumi e altro), 807.130 litri di vino, birra a bevande alcoliche e circa 462 quintali di alimenti evocanti DOP e/o IGP (sughi, salumi, formaggi, suini, paste ripiene e agrumi). Oltre 197.000 euro le sanzioni che sono state già comminate.
A seguito del controllo di circa 25 aziende dislocate sul territorio nazionale, i militari hanno riscontrato, per sei aziende delle province di Cuneo e Torino, irregolarità amministrative riconducibili alla mancanza d’informazioni nell’etichettatura e all’assenza di rintracciabilità di prodotti avicoli e conservieri: filetti di acciughe e robiola sott’olio al tartufo. A La Spezia, è stata denunciata una persona per frode in commercio aggravata per aver apposto in etichetta una dicitura che richiamava prodotti a denominazione d’origine che invece non lo erano.
Nell’occhio del ciclone della contraffazione sono soprattutto i prodotti certificati
Altri esempi recenti ed eclatanti riguardano Parma dove sono stati sequestrati 125 kg di pasta fresca, che negli ingredienti prometteva la presenza di salame IGP, peccato mancasse la prevista autorizzazione del Consorzio di Tutela. E sempre nella Parma appena premiata dall’Unesco quale “Città della Gastronomia” sono state sequestrate 752 confezioni di carni lavorate con indicazioni evocanti indebitamente denominazioni di origine, 33.000 etichette e 186 cataloghi pubblicitari richiamanti DOP e IGP.
A Roma, sono stati sequestrati circa 7.900 vasetti etichettati come “filetti di tonno”, in realtà contenenti “pesce tombarello”, per un ammontare di oltre 1,5 tonnellate. A Napoli, in collaborazione con l’Agenzia delle Dogane, le Forze dell’Ordine hanno sequestrato 280kg di prodotti a base d’alcool etilico, privi di documentazione giustificativa e denunciato il titolare dell’azienda per evasione al pagamento delle accise. Inoltre a Salerno e Napoli venivano sequestrate 6.480 uova e 1,1 tonnellate di caffè torrefatto perché la carenza di elementi utili rendeva impossibile risalire alla provenienza dei prodotti.