Il caso non riguarda la moda italiana, ma la sentenza emessa dalla Corte di giustizia dell’Unione europea del Lussemburgo potrebbe far scuola e quindi diventare un ulteriore strumento di protezione per tutelare il Made in Italy.
Davanti alla Corte europea, Christian Louboutin ha vinto la sua battaglia al contro l’olandese vanHaren Schoenen, che gestisce nei Paesi Bassi negozi di vendita al dettaglio di scarpe. La causa era per contraffazione contro la vanHaren perché questa avrebbe commercializzato scarpe che avrebbero violato il marchio di cui è titolare Louboutin, ossia “scarpe con tacco alto la cui suola è rivestita di colore rosso”. Il tribunale dell’Unione europea ha infatti dichiarato che il marchio non è costituito esclusivamente da una forma, che di solito non è protetta dalla legge sui marchi dell’Ue, ma anche da “un segno consistente in un colore applicato sulla suola di una scarpa con tacco alto, come quello oggetto del procedimento”.
La causa legale procederà ora anche davanti al tribunale internazionale dell’Aja
In altre parole, Christian Louboutin non è proprietario della forma che dà alle sue scarpe ma del rosso applicato alla suola delle sue calzature, ormai identificativo della maison ed è proprio questo elemento di identità che ha dato la vittoria alla Maison Christian Louboutin.
“La protezione del marchio della suola rossa di Christian Louboutin è rafforzata dalla Corte europea di giustizia – dichiara il creatore in una nota – Per 26 anni la suola rossa ha consentito al pubblico di attribuire l’origine della scarpa al suo creatore, Christian Louboutin”. E la vicenda non si ferma qui, fanno sapere dalla casa di moda: “ora il caso ritornerà alla Corte internazionale di giustizia, che ha sede nel Palazzo della Pace all’Aja ed è il principale organo giudiziario delle Nazioni Unite, che ci si aspetta confermerà la validità del marchio della suola rossa”.