Quattro persone arrestate in provincia di Verona, da parte dell’Icqrf-L’Ispettorato Centrale Repressione Frodi, e dei Carabinieri del nucleo tutela agroalimentare di Parma. Secondo gli inquirenti, le aziende, tutte formalmente biologiche a livello produttivo, avrebbero utilizzato diversi mezzi tecnici non ammessi, come erbicidi e fertilizzanti di sintesi.
È indubbio che l’attenzione verso i prodotti agroalimentari biologici da parte degli italiani è sempre maggiore: l’Italia è tra i Paesi leader del settore, e sono sempre di più le aziende che si convertono a coltivazioni biologiche. Per tante aziende che lo fanno per ragioni economiche, ma anche morali e ambientali, ce n’è purtroppo anche qualcuna che lo fa in mala fede, spesso truffando i consumatori. E questo è il caso scoperto in provincia di Verona, il gruppo internazionale fingeva produzioni biologiche senza seguire le relative regole.
Il gruppo veronese operava in tutta Italia ma soprattutto importando prodotti dalla Romania
Il gruppo coinvolto, di rilevanza nazionale nella produzione e commercializzazione di prodotti bio, ha la sua sede principale nel veronese e conta circa 1.000 ettari di superficie in Italia e 10.000 in altri Stati (principalmente Romania).
“Il nostro Paese è tra i leader europei del settore – ha commentato Gian Marco Centinaio, Ministro delle politiche agricole – È fondamentale tutelare un comparto in continua crescita: siamo al fianco delle imprese oneste e dei consumatori con controlli serrati. Questa operazione è un altro tassello che si aggiunge al grande lavoro quotidiano dagli ispettori dell’Icqrf e dei Carabinieri del nucleo tutela agroalimentare. Continuiamo su questa strada e non abbassiamo la guardia».