Dondup sceglie la strada più difficile: quella di rendere ecosostenibile il tessuto più inquinante ed al tempo stesso quello più diffuso al mondo. Il marchio, diretto dal designer Chicco Barina, presenta infatti D/Zero, il progetto che prevede la realizzazione di una serie di trattamenti esclusivi sulla tela denim con lavaggi sostenibili, tracciabili e certificati.
Il denim tradizionale, il tessuto dei jeans che dai pantaloni ad ogni altro capo di abbigliamento domina nei guardaroba di tutto il pianeta, come è noto genera un impatto ambientale rilevante, causato dalla coltivazione e produzione della materia prima, il cotone, e dall’importante utilizzo di acqua, energia e prodotti chimici nelle fasi di finissaggio del tessuto e nel processo dei trattamenti. Da questa premessa, il brand ha realizzato una serie di lavaggi il cui basso impatto ambientale risulta sostenibile.
Modernità ed innonazione, trasparenza e tracciabilità: questi i punti della bussola del progetto D/Zero
«D/Zero è totalmente Made in Italy e finalmente si fa sistema tra eccellenze – spiega Matteo Marzotto, chairman di Dondup – È un progetto molto impegnativo che promuove non solo la nostra migliore tradizione industriale, ma anche un’innovativa sostenibilità, dove estetica e funzione d’uso coesistono».
«È un naturale proseguimento della tradizione di Dondup – prosegue Marzotto – che da oltre 20 anni conferma il proprio DNA all’insegna della modernità e dell’innovazione, oggi anche sostenuta dalla tecnologia in cui personalmente credo molto”. Il partner del progetto D/Zero è Candiani Denim, in quanto leader mondiale nello sviluppo di tele denim sostenibili: «Siamo fermamente convinti di vivere nell’era dell’informazione, della trasparenza e della tracciabilità – sostiene Simon Giuliani, Direttore marketing di Candiani Denim – Se tutti insieme agiremo realmente in modo responsabile potremmo sperare di mantenere il nostro stile di vita salvaguardando il pianeta».