Nei primi 8 mesi dell’anno il settore calzaturiero ha registrato vendite estere in crescita in valore pari al +3,7% con una consistente crescita l’export fuori dai confini Ue, in particolare verso Cina, +20%, e Corea del Sud, +11%. Ma preoccupa la frenata che è stata registrata dalla produzione nel terzo trimestre che è calata in quantità del -5%.
Sono i risultati dell’indagine a campione condotta dal Centro studi di Confindustria moda per Assocalzaturifici che hanno indicato per il settore un andamento analogo a quello degli altri comparti nazionali che hanno registrato per i primi 9 mesi un calo in volume della produzione nazionale del -2,4%, con un -5% nella terza frazione dell’anno. Un quadro poco brillante, dunque, in cui il mercato interno non ha dato segni di ripresa e con un indebolimento della domanda estera, soprattutto in volume.
Forte la crescita in Cina ed in Canada, ma il mercato interno non si riprende ed anche nella UE….
Secondo le cifre ufficiali Istat, nei primi 8 mesi 2018 sono stati venduti all’estero 143,6 milioni di paia di calzature, in calo del -3,1%, ma con un valore di poco inferiore ai 6,5 miliardi di euro: un record assoluto per il periodo considerato e un contributo notevole al saldo commerciale settoriale che, pur in lieve flessione, nei primi 8 mesi vale 2,9 miliardi di euro.
L’Unione europea ha registrato una flessione del -6% in quantità: tiene la Germania, ma calano Francia, Spagna e Paesi Bassi. Fuori dai confini comunitari, ha Svizzera ha registrato +15%. Bene anche l’America Settentrionale: gli Usa hanno evidenziato una crescita del +4,5 in volume e il Canada, ha nesso a segno un +23,4%.