Non solo arance, di cui troppo si è parlato: le intese siglate in occasione della visita in Italia del Presidente cinese Xi hanno aperto la strada alla possibilità per alcune aziende italiane di esportare sul mercato cinese carne suina congelata. Il protocollo siglato prevede che il nostro Ministero fornirà a Pechino le leggi e i regolamenti che disciplinano gli stabilimenti di macellazione, sezionamento, lavorazione e stoccaggio delle carni suine congelate da esportare dall’Italia alla Cina.
La documentazione comprenderà il rilascio dei certificati veterinari per l’esportazione e i relativi programmi di ispezione e quarantena che consistono nel monitoraggio su sostanze o malattie, sulla metodologia per i test di laboratorio, sulle norme e procedure applicate, nonché sul campione dei timbri usati per la quarantena o contrassegni di avvenuta ispezione che confermino l’idoneità all’esportazione. Ai cinesi dovrà inoltre essere fornito il programma e le relazioni annuali relative al piano nazionale dei monitoraggi sui residui chimici e microrganismi patogeni, e in generale la situazione epidemica dei suini in Italia. Pechino potrà inviare esperti in Italia per audit in loco o ispezioni di verifica.
Norme severissime per la salubrità della carne congelata che pochi stabilimenti potranno esportare
Gli stabilimenti per l’esportazione di carne verso la Cina saranno registrati secondo la legge sulla sicurezza alimentare della Repubblica Popolare Cinese. Gli stabilimenti di produzione non registrati non potranno esportare verso la Cina. La carne di maiale congelata da esportare verso la Cina dovrà essere confezionata con materiali nuovi e conformi agli standard nazionali di sicurezza alimentare della Cina e in linea con gli standard igienici internazionali.
Sulla confezione esterna dovrà essere apposta un’etichetta in lingua cinese indicante il Paese di origine, nome dello stabilimento, specifiche, luogo di origine, numero di registrazione dello stabilimento, numeri di lotto, destinazione, data di produzione, data di scadenza e temperatura di conservazione. Le confezioni dovranno recare i marchi ufficiali di ispezione e di quarantena dell’Italia che sono stati registrati e approvati da Pechino.