NUOVA STAGIONE E NUOVO DIRETTORE PER LA COLDIRETTI VENETA, L’ORGANIZZAZIONE AGRICOLA CHE RACCOGLIE OLTRE IL 60% DELLE AZIENDE ISCRITTE ALLE CAMERE DI COMMERCIO IN REGIONE. IL NUOVO DIRETTORE È ENZO PAGLIANO, 47 ANNI, ORIGINARIO DI CUNEO, GIÀ DIRETTORE A BOLOGNA E A MILANO. IL NOSTRO COLLOQUIO INIZIA PROPRIO DALL’ INIZIO DELLA PRIMAVERA

Per il mondo dell’agricoltura la primavera è sinonimo di una fase importante dal punto di vista produttivo. Ma io vorrei identificare la primavera come un nuovo periodo di risultati positivi dal punto di vista qualitativo, anche per andare incontro alle esigenze dei consumatori.

QUALITÀ: IL VENETO RIESCE A GARANTIRE PRODOTTI DI ALTA QUALITÀ, MA NON SEMPRE RIESCE A PROMUOVERNE L’IMMAGINE…

… e questa è una grave pecca del nostro mondo della produzione. Spesso e volentieri non riusciamo a valorizzare i prodotti di qualità nella loro giusta dimensione. Soprattutto per dar loro quel mercato che meriterebbero.
Sottolineo la questione mercato perché è uno dei temi importanti del nostro progetto e delle nostre iniziative come organizzazione. Sempre più le nostre aziende devono e dovranno pensare a produrre per il mercato. Oggi è il mercato che determina quelle che sono le reali necessità e quindi su queste bisogna concentrarsi.

C’È BISOGNO DI UNA UNA NUOVA ATTENZIONE DEL MONDO POLITICO-AMMINISTRATIVO PER IL LAVORO AGRICOLO ANCHE TENENDO CONTO CHE IL LAVORO ‘NEI CAMPI’ HA ANCHE UNA FORTE VALENZA DI TUTELA AMBIENTALE

E’ un lavoro di cui beneficiano tutti i cittadini: noi ricordiamo sempre la tutela del paesaggio è tutelare l’intero territorio. Basterebbe l’esempio banale del mantenimento degli scoli agricoli che contribuisce fortemente ad evitare, o comunque a ridurre, gli effetti prodotti da grandi eventi piovosi.

ULTIMO TEMA, QUELLO DELL’ENERGIA: QUALE RAPPORTO DEVE SUSSISTERE TRA ENERGIA E AGRICOLTURA?

Quello che noi chiediamo, perché siamo stati tra i primi sostenitori di normative di legge per l’energia pulita dal fotovoltaico ai biogas, è che si trovi un punto di equilibrio affinché non si arrivi a distruggere completamente un settore produttivo esclusivamente per produrre energia. Mi riferisco in particolar modo al fotovoltaico. Noi continuiamo a sostenere che il fotovoltaico è un grandissimo beneficio ambientale per la produzione di energia, però non possiamo andare ad occupare tutti i campi per i pannelli perché altrimenti dobbiamo porci domani, magari tardi, il problema di dove andiamo a produrre i prodotti agroalimentari italiani tanto apprezzati.