Anche gli angeli possono essere falsificati. E bene lo sanno a Bolzano dove fanno quei celebri angioletti un po’ ciccioni e così apprezzati. Anche dai contraffattori: la Guardia di Finanza di Bari ha sequestrato 85.000 bomboniere e oggetti da collezione con il prestigioso marchio dell’azienda altoatesina di ceramiche ‘Thun’ e denunciato 23 persone. In alcuni negozi anche del centro città erano in vendita ceramiche a prezzi decisamente inferiori a quelli imposti dalla ditta: tutti contraffatti e sono immessi sul mercato attraverso un circuito illegale. I militari hanno individuato in questo caso anche i grossisti (uno di Martina Franca in provincia di Taranto e uno di Gualdo Tadino in quella di Perugia).
E dopo Bari, anche la Guardia di Finanza di Roma ha portando avanti una maxi operazione con sequestro di migliaia di prodotti e, a seguire, le indagini sono state estese anche in un’altra quindicina di regioni. In totale sono già stati trovati sul mercato più di 260 mila pezzi contraffatti, in vendita in negozi non autorizzati, per un valore complessivo che ammonta, secondo le stime fatte dall’azienda madre, a 6 milioni e 200 mila euro. Si tratta di copie di modelli originali del marchio bolzanino Thun, realizzate con qualità e materiali scadenti: la produzione della merce contraffatta avveniva solo in parte in Cina, mentre in larga parte i falsi erano prodotti in Italia.
L’operazione condotta dalla Guardia di Finanza sta consentendo di ricostruire l’intera filiera di commercializzazione dei prodotti tutelati da copyright della casa madre Thun. Il prodotto più contraffatto è costituito dal cosiddetto ‘Angelo di Bolzano’, a seguire animali da fattoria, sposini, fiori e acquasantiere.