Abbiamo scritto recentemente dell’iniziativa di Assoutenti che ha presentato una segnalazione ufficiale all’Autorità europea per la sicurezza alimentare a Parma, alla Commissione europea, all’Europarlamento e ai ministeri italiani della Salute e dello Sviluppo economico al fine di ottenere che anche sulle etichette delle bottiglie di alcolici compaiano scritte che, come già oggi accade per le sigarette, sottolineino il legame con alcuni tipi di cancro.
Ebbene, viceversa, le quattro principali aziende produttrici di tabacco statunitensi hanno fatto causa al governo federale, dicendo che costringerle a mettere le etichette grafiche di avvertimento sui pacchetti di sigarette è incostituzionale. Le società dicono che il governo può impegnarsi in tutte le campagne anti-fumo che vuole in qualsiasi lingua e con le immagini che riterrà opportune, ma non può costringere coloro che legalmente vendono tabacco a portare un messaggio contro il loro stesso prodotto.
L’iniziativa delle aziende fa seguito all’annuncio fatto dall’amministrazione statunitense, per mezzo dell’agenzia federale FDA (Food and Drug Administration) che intende prossimo anno rendere obbligatorie una serie di etichette di avvertimento per i pacchetti di sigarette con immagini grafiche forti come un cadavere nella sua bara, un paio di polmoni malati, e una bocca piena di denti marci.
I funzionari della sanità del governo dicono che le nuove etichette sono molto più oneste circa i pericoli delle sigarette che le semplici avvertenze stampate: sempre che la causa intentata dalle aziende non blocchi il provvedimento governativo.
In molti paesi si stanno prendendo misure sempre più forti contro la diffusione del tabacco. In Australia, ad esempio, il Governo ha imposto una confezione verde unica per tutti i produttori, che potranno riportare sul pacchetto solo il nome della ditta produttrice, oltre agli immancabili messaggi di avvertimento. Inoltre, gli esercizi commerciali non potranno esporre i pacchetti in pubblico ma dovranno tenerli sotto il bancone.