Il porto di Venezia come stazione di transito per invadere il nord Europa. La merce contraffatta segue percorsi sempre più articolati per arrivare al consumatore finale ed anche la città lagunare entra ufficialmente nelle rotte clandestine delle griffe false.
Il sequestro operato dalla Guardia di Finanza della città lagunare ha riguardato un camion frigo proveniente dalla Grecia a bordo di uno dei tanti traghetti che quotidianamente approdano alle banchine veneziane. Un primo elemento ha insospettito gli agenti: perché trasportare in un camion frigo ‘scarpe’? Sì, perché i documenti che accompagnavano il carico invece che indicare una qualche merce deperibile, di quelle usuali per questo tipo di mezzi, parlavano proprio di scarpe. Gli agenti hanno pensato di dare una occhiata all’interno e per quanto apparisse che tutto andasse bene, con una serie di scatole contenente scarpe di bassa qualità in prima fila, hanno voluto andare più a fondo nella loro indagine.
È stato così che si è giunti alla scoperta di quel che c’era celato più all’interno: 14.000 paia di scarpe targate Nike e Armani Jeans. Ancora non bastava però. Le scarpe sembravano ‘vere’, anche ad un esame dettagliato risultavano in tutto uguali alle originali. C’è voluta una consultazione con la Casa madre per accertare che la partita era contraffatta e permettere ai finanzieri di mettere tutto sotto sequestro. L’indagine ha appurato che il carico era stato fabbricato con grande cura in Vietnam; a Venezia era solo in transito; doveva arrivare a Francia e da qui essere smerciato il tutto il Nord Europa.
Falsi di qualità notevole, che sul mercato avrebbero fruttato qualcosa come un milione di euro. I due conducenti greci dell’autoarticolato sono stati denunciati.