Le etichette dei cosmetici sono praticamente ignorate dalla maggior parte delle donne, eppure riportano obbligatoriamente in tutti i paesi dell’Unione Europea una informazione importante per la salute: il cosiddetto PAO, Period after opening, che indica la durata in mesi del prodotto dopo l’apertura della confezione. Accade così che i prodotti cosmetici vengano utilizzati a prescindere dal limite temporale, con eventuali danni per la salute. Così risulta da un’indagine inglese condotta da Opinium Research su oltre 3800 persone che ha evidenziato come il 49% di coloro che utilizza cosmetici non guardi alla scadenza dei prodotti una volta aperti e, se il 15% dice di non sapere che trucchi e creme si deteriorano, il 66% ammette di continuare a usarli oltre quella data e il 73% non fa caso nemmeno agli ingredienti che li compongono.
“Entro il 2013 al simbolo del vasetto si dovrebbe aggiungere quello della clessidra per rendere più immediata l’identificazione della scadenza – dice Umberto Borellini, cosmetologo SICC (Società Italiana di Chimica e Scienze Cosmetologiche) e docente di Cosmetologia presso la Scuola di Medicina a indirizzo estetico Agorà di Milano – ma bisogna comunque prestare attenzione osservando le regole per la buona conservazione dei prodotti”. In sintesi, ecco i punti-chiave della gestione del beauty-case: un cosmetico ancora sigillato dura trenta mesi, a patto che sia tenuto in un luogo fresco, asciutto e al riparo della luce. Una volta aperto, occorre attenersi alle indicazioni del PAO, ricordandosi di lavarsi le mani prima di utilizzarlo e, se si notano cambiamenti di odore o di colore (significa che è avvenuta un’ossidazione), di buttarlo immediatamente.