L’Alta corte regionale di Francoforte ha stabilito che l’ etichetta della Nutella è ingannevole perché mette più in evidenza l’ apporto di minerali e vitamine che di grassi e carboidrati. Se non vuole incorrere in una multa di 250 mila euro per ogni vasetto messo in vendita la Ferrero dovrà modificare l’etichetta del suo prodotto più famoso. La notizia, letta sul sito del Corriere della sera, ha ovviamente destato molta attenzione in quanto, al di là dell’ovvio ricorso alla Corte federale già annunciato Ferrero, contrappone davanti alla giustizia tedesca il noto marchio italiano ad una delle più importanti associazioni dei consumatori tedeschi, il Bundesverband der Verbraucherzentralen che dice di non voler “demonizzare nessuno, ma dare al consumatore la possibilità di capire e inserire un certo prodotto nel modo più corretto possibile nella sua dieta».
In generale bisogna ricordare che in tutta Europa, ma anche in questo nostro sito, è in corso una battaglia contro quei prodotti che promettono benefici di vario genere per la salute e i cui benefici effetti non sono scientificamente provati, ma solo vantati nelle campagne pubblicitarie. Per la Nutella, l’accusa è che – scrive la Welt – “le percentuali del fabbisogno giornaliero di grassi e carboidrati sono riferite a 15 g, mentre quelle di minerali e vitamine stampate in altro colore sull’etichetta sono riferite a 100 g. E per raggiungere la quota di vitamine indicata nell’etichetta si dovrebbe consumare un quarto del barattolo”.
La Ferrero per risolvere il problema avrebbe deciso che dalla fine dell’anno sulla nuova etichetta saranno rivisti i dati nutrizionali che saranno tutti espressi sia per 100 grammi, sia per porzione.