L’Università degli Studi di Udine – Dipartimento di Scienze Agrarie ed Ambientali-, condurrà uno studio triennale di ricerca e sperimentazione interregionale sulle possibilità di contrasto alla batteriosi dell’actinidia: la Giunta Regionale del Veneto ha aderito al progetto garantendo, insieme al Friuli Venezia Giulia, i 150 mila euro necessari.
Il cancro Batterico del Kiwi è una fitopatologia che si è manifestata anche nel Veneto con effetti devastanti, per la quale non esistono al momento rimedi attivi mentre l’unica forma di prevenzione è la distruzione delle piante colpite. Per evitare la riproduzione della malattia, il Veneto ha anche adottato una misura drastica, vietando il reimpianto con materiale vivaistico per tutto il 2012. “Stiamo parlando – ha sottolineato l’assessore regionale all’agricoltura, Franco Manzato – di una coltura che ha grande importanza per l’economia agricola regionale in quanto interessa circa 3.200 ettari, con una produzione annua di circa 76 mila tonnellate per un valore di oltre 40 milioni di euro”.
Ferma restando l’importanza della prevenzione delle infezioni e di tutte le azioni intraprese per il controllo del patogeno, l’intento principale della ricerca dell’Università di Udine sarà quello di ricercare piante di kiwi meno fragili di quelle attualmente coltivate, valutando la sussistenza di adattamenti che, nel corso di coevoluzione tra pianta e patogeno, vadano proficuamente a modificare la suscettibilità della pianta ospite.