La contraffazione non sempre, o non solo, arriva dall’estero. Così se è ‘normale’ quanto accaduto a Genova, meno lo è il sequestro avvenuto a Monza. Nel capoluogo ligure, i finanzieri della Compagnia Pronto Impiego hanno sequestrato in un negozio del centro storico 15mila prodotti di bigiotteria privi del marchio CE. Il negozio è gestito da un extracomunitario. I prodotti sequestrati sono ciondoli, collane in legno, collane in metallo, fermacapelli, mollette per capelli, orecchini, bracciali, elastici per capelli. Oggetti di poco prezzo, ma pericolosi perché a diretto contatto con la pelle di un pubblico spesso giovanissimo. Le violazioni rilevate hanno natura esclusivamente amministrativa e saranno definite attraverso un procedimento che fa capo alla Camera di Commercio.
A Monza invece gli uomini della Guardia di Finanzia hanno sequestrato più di mille gli orologi di lusso contraffatti. Qui gli oggetti, per quanto falsi, venivano venduti per prezzi che, per quanto di molti inferiori agli originali, comunque erano piuttosto consistenti.
Dopo una serie di appostamenti e pedinamenti i militari hanno fermato un uomo, residente a Busnago, sorpreso a vendere la merce abilmente contraffatta. La vendita avveniva con il passaparola nei bar e nelle trattorie della brianza. Nell’auto e nella sua abitazione sono stati trovati una trentina di orologi di false griffe, mentre nell’auto e nell’abitazione di un grossista, residente a Locate Triulzi, sono stati sequestrati oltre 1.000 orologi con i famosi marchi Rolex, Cartier, Panerai, Vacheron Constantin e Franck Muller.
L’aspetto maggiormente rilevante è che in casa del grossista è stato scoperto un vero e proprio laboratorio di orologeria clandestino, con apparecchiature sofisticate, tra cui una pressa per l’incastro dei quadranti, nonché centinaia di scatole vuote pronte per il confezionamento. Questo fa sospettare che i falsi venissero realizzati direttamente in loco, quasi su ordinazione. I due responsabili sono stati denunciati per contraffazione.