Negli ultimi 25 anni le foreste e i boschi italiani sono aumentati del 19%, a causa del progressivo abbandono dell’agricoltura soprattutto nelle zone di montagna. Ma più del 50% del patrimonio boschivo si trova in uno stato di degrado o di abbandono che espone il territorio a rischi di incendi o gravi dissesti idrogeologici. È questo l’allarme che è stato lanciato dall’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari in occasione dell’assemblea del settore forestazione che si è svolta nell’ambito dell’Expo Rurale tenutosi a Firenze.
Nel corso dei lavori dell’assemblea, il presidente di Fedagri, Maurizio Gardini, ha illustrato i dati più recenti: «La superficie forestale italiana ha oggi una estensione complessiva di 10 milioni di ettari, l’equivalente di più di un terzo (34,7%) dell’intero territorio nazionale. Ma la manutenzione e conservazione di questo patrimonio è del tutto insoddisfacente e inadeguata. Troppo spesso si dimentica che la gestione dei boschi, oltre ad essere una importante opera di tutela dell’ambiente, è in grado di offrire anche interessanti opportunità dal punto di vista sociale ed occupazionale in particolare in momenti di grande crisi economica come quella che viviamo».
Le foreste italiane: conciliare tutela e buona occupazione
In occasione dell’assemblea del settore forestazione dell’Alleanza delle Cooperative Agroalimentari svoltasi a Firenze, il presidente di Legacoop Agroalimentare Giovanni Luppi ha sottolineato l’esigenza di intervenire su quel 50% di foreste italiane che sono in una stato di degrado e abbandono. «Un ruolo strategico nel presidio del territorio e nella prevenzione dei dissesti – ha osservato Luppi – può essere svolto dalle cooperative forestali: 400 realtà in tutta Italia, con oltre 11.000 soci, lavoratori e addetti, e un’età media di 36 anni. Con una presenza particolarmente radicata nelle aree montane e svantaggiate del Paese. Il lavoro forestale, in momenti difficili anche dal punto di vista occupazionale, offre la possibilità di mettere insieme salvaguardia dell’ambiente e buona occupazione e la cooperazione è lo strumento più adatto a coniugare efficienza, lavoro sicuro, regolare e stabile, presidio territoriale, multifunzionalità.
Sull’argomento è intervenuto anche Giampaolo Buonfiglio, Presidente di Agci-Agrital: «Di fronte all’emergenza incendi, particolarmente acuta di quest’estate, da più parti è stata sollecitata, in primo luogo dallo stesso Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, la necessità di operare con un piano di prevenzione e messa in sicurezza del territorio. La cooperazione forestale è pronta, siamo attrezzati, preparati, motivati, pronti ad agire. Lo abbiamo dimostrato anche facendo fronte agli eventi calamitosi più drammatici, ultimo quello della Lunigiana».