Una rete di distribuzione di prodotti contraffatti di alta qualità è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Udine che ha denunciato 12 persone per reati di contraffazione e alterazione o uso di segni distintivi di opere dell’ingegno e di prodotti industriali per le violazioni in materia di protezione del diritto di autore. I provvedimenti sono stati adottati nell’ambito di un filone investigativo condotto dai reparti dipendenti del Comando provinciale fra Udine, Codroipo, Pradamano, Palmanova, Buja, Tavagnacco e Lignano.
«Nell’arco di un paio di mesi – ha spiegato il comandante provinciale Stefano Commentucci – abbiamo sequestrato oltre 16.600 prodotti contraffatti fra capi di abbigliamento, borse, cinture e bracciali contraffatti di noti brand, oltre a Burberry, Gucci, Cruciani, Luis Vuitton e Chanel, e denunciato 12 persone, titolari di negozi». Oltre un centinaio di migliaia di euro di valore della mercegià sequestrata, ma si tratta solo della punta di un iceberg, visto che il giro d’affari di questo mercato del lusso, rigorosamente falso, è certamente maggiore e che le indagini si estendono ora anche al Veneto e all’hinterland fiorentino. «Non si tratta di prodotti contraffatti di bassa qualità venduti per strada dagli extracomunitari – ha sottolineato il colonnello Commentucci – anzi, abbiamo sequestrato prodotti di pregio, destinati anche alla vendita nell’ambito di ordinari esercizi commerciali a favore di soggetti ignari della non originalità del prodotto».
Il falso lusso: prodotti di alta gamma con tessuto contraffatto
Nel corso delle indagini condotte dalla Guardi di Finanza di Udine che hanno portato alla scoperta di una vera e propria rete di produzione e commercializzazione di capi e accessori contraffatti di alta gamma, gli uomini delle Fiamme gialle hanno accertato che si trattava di prodotti provenienti dal Veneto e, in particolare dalla provincia di Treviso e anche dall’hinterland fiorentino, dove sono scattati i controlli della Guardia di finanza per arrivare agli altri anelli della catena.
Taglio sartoriale e vestibilità impeccabile, il fascino del cotone increspato sul quadro scozzese Burberry. E un vasto campionario tra camicie, sciarpe, guanti, cravatte, ma anche di berretti, pochette e accessori che venivano realizzati su misura: questo quanto scoperto in un laboratorio sartoriale dell’hinterland udinese. Capi curati dal costo di qualche centinaio di euro che la clientela dell’avviato negozio ordinava e pagava profumatamente. Qui sono stati scoperti 70 metri di tessuto contraffatto utilizzato per confezionare i prodotti di alta sartoria.
«Ci occupiamo dell’offerta di questa merce, intervenendo su un fenomeno che provoca danni alle imprese con riduzione del fatturato e della credibilità, ma anche al consumatore oltre ad alimentare un’economia sommersa – ha evidenziato il comandante provinciale Stefano Commentucci – ma è bene ricordare che la legge prevede sanzioni pesanti anche per gli acquirenti di questi prodotti».