Le nostre tavole sono sempre più orfane: lo ‘scomparso’ è il pane, quello che è stato l’alimento considerato indispensabile per tutto il secolo scorso e che oggi è messo sempre più in difficoltà dalle tante campagne che lo accusano di essere le prima minaccia per la linea dei consumatori. La prima indicazione che viene data, infatti, a chi si mette in dieta per ridurre il proprio peso è proprio quella di cancellare il pane. E per quanto siano solitamente poco ligi alle diete gli italiani, al pane rinunciano immediatamente.
Il risultato lo si vede subito nei numeri denunciati da Assipan-Confcommercio e Assopanificatori-Fiesa Confesercenti: alla fine degli anni ‘70 gli italiani consumavamo a testa 84 kg di pane in un anno, ma ad appena 40 anni di distanza, nel 2018, non si va più oltre i 31 chili procapite. È un valore largamente inferiore rispetto a quello medio degli altri Paesi dell’Ue.
A questo andamento del mercato, bisogna aggiungere due fattori che fanno riferimento alle politiche adottate dalla GDO. Innanzitutto, questa ha fortemente aumentato le proprie vendite abbassando considerevolmente il proprio margine di guadagno per tenere basso il costo finale. Ciò per fare del pane un prodotto civetta, per richiamare l’attenzione degli acquirenti anche sugli altri articoli in vendita. Conseguenza di questa strategia, il ricorso al pane congelato proveniente dai Paesi dell’est europeo, fabbricato in termini industriale ed a livelli qualitativi tutt’altro che garantiti.
Siccome due più due fa quattro: se fino a qualche decennio fa un forno aveva una media di 2 o 3 dipendenti che producevano 200 kg di pane al giorno, oggi un’attività artigianale raramente si può permettere più di un dipendente e riesce a produrre e vendere non più di 80 kg di pane al giorno. Sostenere in equilibrio economico questa attività è sempre più difficile così che oggi in Italia si contano meno di 3000 imprese della produzione e meno di 1000 punti vendita. La vera dieta, insomma l’ha fatta un sistema artigianale che vede ogni giorno ‘buttare a mare’ il patrimonio tutto italiano di cultura e di tradizione rappresentato dal pane.
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