Il miele può contenere fino all’86% di zucchero, mentre lo sciroppo d’acero arriva anche all’88%. Quando si aggiunge un cucchiaino di miele a una tazza di tè, ecco che aggiungiamo 6 grammi di zucchero. Per contro, se aggiungiamo a quel tè un semplice cucchiaino di zucchero, ecco che abbiamo solo 4 grammi di zucchero.
Secondo un sondaggio di “Action on sugar” ripreso da diffusissimo quotidiano “The Guardian”, i consumatori vengono spesso ingannati da alcune confezioni di prodotti alimentari e vari slogan del settore marketing inducono a pensare che il miele sia un’alternativa sana allo zucchero da tavola. Invece il sondaggio ha rilevato che i prodotti che vantano il miele fra gli ingredienti, famosi marchi di cereali e snack, possono contenere fino a 25 volte più zucchero. Il miele non è certo l’unico: popolari alternative zuccherine di moda come lo sciroppo di agave, l’evergreen dello zucchero di canna o quello di cocco vengono spesso promossi con l’etichetta di opzioni più salutari.
Scrivere in etichetta quale sia la dose giornaliera massima di zucchero per una persona adulta
“Action on Sugar” sta chiedendo al Governo inglese di creare un’etichettatura più chiara, posta sulla parte anteriore della confezione, per spiegare meglio ai consumatori il vero contenuto di zuccheri apportato dal miele e dai vari sciroppi e per indicare quale debba essere l’apporto giornaliero massimo di zucchero in un adulto.
Kawther Hashem, nutrizionista presso “Action on Sugar”, ha denunciato che spesso nei prodotti decantati per avere il miele fra i loro ingredienti, in realtà la quantità aggiunta di miele è minima, tutto il resto è composto da sciroppi ad alto contenuto di zucchero. Si tratta, quindi, di un mercato che induce in errore i clienti, convincendoli che stanno mangiando prodotti più sani e migliori. Il consiglio di “Action on Sugar” è basilare: usare meno zucchero, sciroppi e miele.