Secondo l’ultimo aggiornamento del “Bollettino Cantina Italia” dell’Icqrf, su dati del registro telematico, nelle cantine italiane le scorte di vino scendono sotto i 50 milioni di ettolitri: al 31 maggio 2019 infatti c’erano 49,6 milioni di ettolitri di vino a dimora, di cui 24,9 Dop, 12,7 Ipg e 11,8 di vini varietali e generici.
Valutando i dati per la loro distribuzione geografica risulta che il vino conservato in cantina raggiunge i 12,3 milioni di ettolitri nel Veneto, 6 nell’Emilia Romagna, 5,1 nella Toscana, 4,9 nella Puglia, 4,1 nel Piemonte, e 3,4 nella Sicilia. Con 3,3 milioni di ettolitri in cantina, il Prosecco Doc è la denominazione più abbondante, davanti all’Igt Terre Siciliane (1,5), alla Doc delle Venezie (1,46) e all’Igt Puglia (1,42). Sopra al milione di ettolitri seguono l’Igt Veneto, l’Igt Toscana, il Montepulciano d’Abruzzo Doc, la Doc Sicilia, il Chianti Docg e l’Igt Salento. Sotto il milione di ettolitri, invece, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg (776.882 ettolitri), il Chianti Classico Docg (762.524) e l’Igt Rubicone (753.265).
Una caratteristica italiana è la valorizzazione dei vini ‘marittima’ che cresco più di quelli ‘interni’
Circa l’andamento del mercato, si registra un aumento sostanziale del +25% delle esportazioni nei primi mesi del 2019, con la previsione di arrivare ad un valore di un miliardo di euro entro la fine del 2019. I dati sono elaborati da Nomisma Wine Monitor e dicono che la Gran Bretagna è il paese che ha spinto di più sugli acquisti, fors’anche per anticipare i dazi che potrebbero scattare con una hard Brexit.
Scontato che il Prosecco è il vino italiano più bevuto fuori dai confini italiani, l’analisi sottolinea un aspetto particolare: una etichetta Dop su tre si affaccia sul mare e il 31% delle 408 Dop italiane ha un’area di sbocco sul mare. Ecco allora che Marche, Liguria, Sardegna, Sicilia, Calabria, Puglia, Molise e Abruzzo caratterizzano oltre il 75% delle loro denominazioni con una nota ‘marittima’. E la produzione di vini marittimi in Italia è aumentata negli ultimi anni del +45%, a fronte di un +13% messo a segno dagli altri vini.