Le “bollicine” e i rosati spingono verso l’alto i consumi, favoriti anche dagli acquisti online
L’ultimo report di Vinitaly ha sottolineato l’aumento dei consumi italiani di vino che hanno raggiunto complessivamente i 14,3 miliardi di euro l’anno. Percentualmente questo vuol dire un +2,8% nel 2018 rispetto all’anno precendente. Crescono i volumi di vino venduto, saliti nel 2018 a quota 22,9 milioni di ettolitri. Il 2019 era iniziato destando qualche perplessità e soprattuttop il mese di maggio aveva fatto registrare risultati negativi.
Giugno però ha ribaltato la tendenza secondo gli ultimi dati consolidati forniti dal consorzio dei distributori alimentari C.D.A. a “Osserva Beverage”: il comparto ha segnato un trend a valore del +3,85% e del +1,14% a volume. Se prendiamo come riferimento il secondo trimestre del 2019, il vino in Italia ha registrato una crescita del +6,89% a valore e del +2,73% sui volumi. Il progressivo annuo è invece del +5,33% a valore e del +0,68% a volume. Nel dettaglio il quadro merceologico di giugno in valore dice di un aumento dei bianchi del +2,63%, del rossi del +8,45%,degli spumenti secchi del + 6,24% e dei rosati addirittura del +11,43%. In flessione invece gli spumanti dolci al -19,16%. La produzione italiana è incentrata su circa 650 mila ettari di vigneti, con un totale di oltre 400 vini a denominazione e 310 mila aziende di settore.
Il medagliere
internazionale
Molto dei successi del vino italiano ruota attorno alle bollicine, con il Prosecco in prima linea. Lo testimoniano anche le medaglie vinte dalle etichette tricolori durante una delle competizioni settoriali più importanti, il Wine World Champ. Il medagliere a tinte italiane è infatti riuscito nell’impresa di collezionare ben 71 medaglie d’oro, accompagnate anche da un totale di 92 argenti. Il tutto superando il medagliere francese, fermo a 61 medaglie d’oro e 49 argenti. È la prima volta che le produzioni di casa nostra riescono a surclassare lo champagne.