La sperimentazione in corso per il settore tessile verrà presto estesa anche all’agroalimentare .
Presto in Italia la ‘blockchain’ sarà sperimentata anche per l’agroalimentare: questo l’annuncio dato dal Ministro dello sviluppo economico, Stefano Patuanelli, partecipando al Villaggio Coldiretti a Bologna. «Ai nostri agricoltori, eccellenze assolute che esportano Made in Italy nel mondo – ha spiegato il Ministro – ho semplicemente detto: è assurdo che nel 2019 ancora non abbiamo gli strumenti per capire cosa mangiamo e da cosa sono composti i prodotti.
Non ne faccio una questione di merito e non voglio scendere in polemiche, ma se nel mio piatto e in quello dei miei figli ci fosse del glifosato, lo voglio sapere. La risposta a questa domanda, che la politica e i produttori si stanno ponendo da decenni, si chiama ‘blockchain: con questa tecnologia avremo la certezza della composizione di ogni prodotto e dove è stato fatto. La stiamo implementando con il ministero dello Sviluppo Economico sul settore tessile, presto la sperimenteremo anche per quello agroalimentare.
Dobbiamo proteggere la nostra agricoltura, i nostri produttori e i trasformatori, anche loro eccellenze del saper fare italiano. Non dobbiamo pensare ad alcun nuovo balzello per la filiera, dobbiamo al contrario accompagnare le imprese in quella che sarà una fase di passaggio e di transizione verso un futuro sostenibile che investirà tutti i campi».
Che cose è la blockchain
Letteralmente significa ‘catena di blocchi’ ed è un grande registro digitale in cui le voci sono raggruppate in blocchi concatenati in ordine cronologico.
È come a un’enorme banca dati condivisa a cui si possono aggiungere man mano nuovi blocchi e a cui tutti possono accedere, ma che non permette di modificare i blocchi che sono stati precedentemente inclusi. Non può essere modificato neanche un singolo bit, e una volta che qualcosa è sulla rete, rimane lì per sempre. La sua sicurezza è garantita da crittografia.
La sua origine è piuttosto recente (risale al 2009), e si deve alla mente di Satoshi Nakamoto, il misterioso inventore del Bitcoin.