Con l’agroalimentare, è il comparto che continua a crescere malgrado un Pli nazionale stagnante .
L’Area studi di Mediobanca ha presentato il rapporto che analizza le dinamiche delle 173 aziende del settore moda allargato che hanno un fatturato superiore ai 100 milioni di euro. Si conferma la presenza dei gruppi stranieri che oggi sono una settantina e che rappresentano il 34,7% del fatturato aggregato.
In testa ci sono i colossi francesi Lvmh e Kering, rispettivamente prima e settimana a livello europeo che in Italia crescono nei loro fatturati con una velocità quadrupla rispetto alle aziende italiane. È da dire che anche le aziende a controllo italiano possono far meglio come dimostra il fatto che le loro migliori performance di redditività le ottengono soprattutto quando sono quotate in borsa: peccato che solo 15 su 173 lo siano.
Il comparto modo segna anche buoni risultati sul fronte dell’occupazione, con 45mila nuovi addetti, e in quello della riduzione del gender gap: il 22% dei consiglieri ai vertici della società è donna. Il comparto che da solo vale il 42,6% dei ricavi è l’abbigliamento, seguito dalla pelletteria e dall’occhialeria.
La moda negli ultimi cinque anni ha viaggiato ad una velocità quasi doppia rispetto al resto del sistema Paese e non intende fermarsi. Il rapporto Mediobanca analizza quindi anche gli scenari di prospettiva: secondo i dati di Prometeia la moda italiana raggiungerà nel 2021 un fatturato di 80 miliardi di euro, soprattutto grazie alla globalizzazione digitale.
I 559 brand delle 173 aziende considerate vengono cercati su internet circa 300 milioni di volte al mese, con 57 brand che superano il milione di ricerche ciascuno.
Numeri che si riflettono nella crescita della domanda, che si stima aumenterà di 1,7 miliardi in due anni. Inoltre, incrociando i dati sulle ricerche su internet e sulla penetrazione dei nostri brand sono emersi mercati ancora da conquistare come Australia, Brasile, India, Polonia, Canada e Messico. Anche negli Stati Uniti i marchi italiani sono tra i più richiesti e con margini di ulteriore espansione.