C’è l’intesa tra i produttori del Made in Italy e il gruppo inglese dello stabilimento di Foggia
Coldiretti ha raggiunto un accordo con Princes Industrie Alimentari, la multinazionale con sede principale nel Regno Unito e operante in diverse aree dell’Europa attraverso la propria sede nei Paesi Bassi. Al gruppo Princes fa capo a Foggia il più grande stabilimento d’Europa per la trasformazione del pomodoro.
L’accordo sottoscritto intende sostenere l’economia e l’occupazione con la valorizzazione del prodotto simbolo dell’identità nazionale in Italia e all’estero e, sottolinea Coldiretti, “garantisce produzioni di qualità eccellenti, sostenibilità ambientale e sostenibilità sociale con particolare attenzione alla tutela dei lavoratori e alla lotta al caporalato”.
Ai coltivatori sarà riconosciuto un prezzo di acquisto ‘equo’, basato sugli effettivi costi sostenuti per rispettare il disciplinare di produzione: l’intesa prevede una remunerazione di 121 euro a tonnellata per il pomodoro tondo e 125 euro a tonnellata per il pomodoro lungo con un aumento dei prezzi riconosciuti in campagna agli agricoltori del +23% rispetto al 2019.
I prezzi concordati saranno applicati ai pomodori coltivati in Puglia, Basilicata e Molise dove si realizza circa la metà del produzione nazionale. Sarà, inoltre, riconosciuto un premio di 10 euro a tonnellata in corrispondenza dell’utilizzo della tecnica agronomica della pacciamatura.
“L’accordo – sottolinea Ettore Prandini, presidente di Coldiretti – rappresenta anche un prezioso punto di riferimento per sostenere la competitività del Made in Italy in Italia e l’estero”.
La filiera del pomodoro impegna in Italia complessivamente circa 7.000 imprese agricole, oltre 100 imprese di trasformazione e 10.000 addetti ed esporta 1,7 miliardi di euro di derivati del pomodoro in tutto il mondo.
L’Italia è il principale produttore dell’Unione Europea con la produzione nazionale prevista quest’anno in calo su valori attorno ai 4,5 milioni di tonnellate.