È urgente un sostegno per occupazione, digitale, retail e investimenti per il leader dell’export
Nuovo Consiglio direttivo per il biennio 2020-2022 per Camera Nazionale della Moda Italiana. L’Assemblea ordinaria dei soci ha rieletto all’unanimità Carlo Capasa come presidente e consigliere delegato.
Del consiglio fanno parte Patrizio Bertelli di Prada, Marco Bizzarri di Gucci, Serge Brunschwig di Fendi, Jacopo Etro, Giovanna Gentile Ferragamo, Massimo Ferretti di Aeffe, Luigi Maramotti di Max Mara, Angela Missoni, Renzo Rosso di Diesel, Remo Ruffini di Moncler, Carla Sozzani, Jacopo Venturini di Valentino ed Ermenegildo Zegna. Al Consiglio, si aggiungono i Presidenti Onorari Mario Boselli e Beppe Modenese. Nel consiglio direttivo entra anche Alfonso Dolce di Dolce & Gabbana, brand da poco rientrato nel calendario ufficiale della settimana della moda.
Nella sua più recente intervista Capasa ha chiesto al Governo “un piano ad hoc” per riaffermare la leadership della moda italiana in Europa, dopo un ‘lockdown’ che è costato un terzo del fatturato di un settore che è fondamentale nel quadro del Made in Italy. Ricordiamo che CNMI, congiuntamente con Confindustria e Altagamma, ha formalizzato in un documento le richieste di provvedimenti urgenti al Governo.
Carlo Capasa
presidente CNMI
La nostra è la vera industria strategica italiana: genera circa 30 miliardi di saldo positivo, ed esporta oltre 70 miliardi. Siamo i primi esportatori in Italia, siamo quelli che raccontano la storia positiva del Paese.
La nostra industria del tessile-abbigliamento-accessori a livello europeo rappresenta il 41% della produzione rispetto all’11 della Germania e all’8 della Francia.
Ci sono 4 temi principali: il mercato del lavoro che in questo momento deve costare un po’ meno, per salvaguardare l’occupazione; la possibilità di sviluppo del digitale; degli aiuti alla catena del retail, in questo momento attraversato dalla depressione; premiare tutti gli investimenti in ricerca e sviluppo che tutti i brand, piccoli e grandi, stanno facendo, senza i quali non si può parlare di futuro. Speriamo tutti che il covid si arresti e che quindi la seconda parte dell’anno diventi positiva.
Adesso però dobbiamo affrontare questo momento di difficoltà, che sta avendo un impatto molto forte su tutta l’industria della moda.