Al tracollo delle vendite ‘fisiche’ ha fatto argine il mercato dell’online cresciuto rapidamente
Secondo i dati registrati in Asia tra gennaio e metà maggio dal Bluebell group, il primo mercato a riportare un significativo calo annuo delle vendite è stato, ovviamente, la Cina continentale che però è stato anche, allo stesso tempo, il primo a rimbalzare con una crescita positiva già a partire dal mese di aprile.
Gli effetti positivi hanno subito una vistosa accelerata a maggio grazie al supporto dei canali online e dei negozi outlet, che hanno contribuito alla maggior parte delle vendite. L’area Mainland China ha inoltre visto molti brand adattarsi rapidamente al difficile ambiente attraverso varie strategie di promozione delle vendite, come il live-stream e i contatti digitali attraverso i social media.
In generale nei mercati asiatici, le vendite di moda e calzature sono state le più colpite dalla pandemia, mentre beauty e profumeria hanno superato tutte le altre categorie.
Ecco allora che il calo delle vendite anno su anno nei canali offline è stato inoltre bilanciato dai risultati impressionanti messi a segno dai canali digitali e alcune loro potenzialità, come i gruppi WeChat e le piattaforme di live-streaming.
Unito alla turbolenta situazione politica, il virus ha esercitato una forte pressione sul mercato dei beni di consumo di Hong Kong, dove moda e calzature sono state le categorie più colpite, rispettivamente a -35% e a -45%. Per contro, la performance degli accessori ha battuto tutti gli altri segmenti trainata ancora una volta dal digitale, anche se la performance dei negozi standalone ha riportato un notevole incremento del +41% nella prima metà di maggio.
Molti marchi si sono affidati a WeChat e altri social per compensare le perdite. La maggior parte degli outlet ha registrato un rimbalzo di oltre il 100% in aprile e maggio.