Le Cantine sociali rivendicano il loro ruolo: si schierano a fianco del Presidente contro il Cda
Tra mosse e contromosse per il governo del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, il barometro alla fine si è mosso a favore dell’attuale presidente, Innocente Nardi.
In ballo c’era la rappresentanza delle componenti che sono alla base del ‘fenomeno Prosecco’: il Consiglio di amministrazione di inizio settembre aveva messo in minoranza il presidente Nardi puntando su di una proposta di una diversa rappresentanza alla guida della Denominazione in vista dell’elezione del prossimo CdA programmata il prossimo 1° ottobre. Gli attuali consiglieri avevano formulato una proposta che contava solo 24 candidati, riducendo drasticamente il numero dei rappresentati delle Cantine sociali e, conseguentemente, valorizzando il peso degli ‘imbottigliatori’.
Ma l’assemblea dei soci del Consorzio Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, convocata a Pieve di Soligo, ha bocciato questa modifica schierandosi a favore dell’attuale presidente a larga maggioranza. Innocente Nardi ha aperto i lavori dell’Assemblea evidenziando come la larga partecipazione dimostri la forte volontà e motivazione dei Soci ad essere presenti nei luoghi della discussione e del civile confronto ogni qual volta sia in gioco il futuro della Denominazione.
L’Assemblea è stata chiamata a deliberare la richiesta al Consiglio di Amministrazione di annullare le delibere assunte il 1 settembre e, quindi, di ritornare all’assetto precedente in termini di composizione delle rappresentanze in Consiglio, ripristinando la lista delle candidature originale proposta dalla Commissione elettorale..
La votazione non ha lasciato dubbi: 17.134 voti a favore, 3.694 voti contrari e 5.161 astenuti.
Ne esce rafforzato il ruolo delle cantine sociali che effettivamente rappresentano il 55% dei soci: Stefano Zanette, presidente della Conegliano-Vittorio, con la quota maggiore di rappresentanza, ha lanciato un invito ‘a fare squadra’ fra tutte le componenti per il bene della Denominazione, proprio in questo momento magico che può segnare un ulteriore rilancio.