Le tre denominazioni fanno degustare ai buyer internazionali la novità 2020 tra le bollicine Doc
In un momento di radicali cambiamenti e di grandi difficoltà del comparto vitivinicolo, Coldiretti Veneto continua l’impegno a sostegno del settore e delle imprese agricole per reagire alla crisi innescata dal Covid19. È in questo quadro che una collaborazione trasversale tra Coldiretti Veneto, Regione del Veneto e i tre Consorzi di Tutela, ha promosso l’organizzazione di un webinar dedicato al “sistema Prosecco” che ha coinvolto un gruppo di importatori collegati dai vari Paesi quali Repubblica Ceca, Polonia, Estonia, Lettonia, Lituania, Regno Unito e Stati Uniti.
Il distretto del Prosecco complessivamente si estende su 35.000 ettari, da cui nel 2019 sono state prodotte poco meno di 600 milioni di bottiglie.
I numeri sono eclatanti: Conegliano Valdobbiadene territorio riconosciuto Patrimonio Unesco si compone di 8.431 ettari di vigneti collinari da cui nel 2019 ha prodotto 92 milioni di bottiglie; Asolo, l’altra Docg, con i suoi 2031 ettari e le 17 milioni di bottiglie e l’area collinare più piccola di produzione. Infine la grande Denominazione Prosecco che complessivamente tra Veneto e Friuli si estende su ben 24.450 ettari di vigneto da cui ha prodotto nel 2019 più di 486 milioni di bottiglie.
Il webinar ha avuto per protagoniste di un viaggio dalla pianura alle colline: Astoria, Bernardi Pietro, Borgo Antico e Tanorè per la Docg Conegliano Valdobbiadene, fino nell’area del Cartizze; Giusti Wine e Tenuta Amadio per la piccola ma in grande crescita Docg Asolo; Cantine Borga, Antonio Facchin, Ornella Molon e Nadal per la Denominazione Prosecco, in continua espansione ed innovazione.
Dal punto di vista produttivo la grande novità è stata la presentazione ufficiale del Rosé che è stato fatto degustare in anteprima a sostegno della grande attesa che ruota attorno a questa nuova versione delle bollicine veneto-friulane.