Sono state riportate a terra le dodici bottiglie rimaste 14 mesi a bordo della Stazione Spaziale
Dodici bottiglie di vino Bordeaux: a renderle particolarmente preziose (e famose) è il loro ultimo anno di invecchiamento. Perché sono quelle che per quattordici mesi hanno ruotato attorno al nostro pianeta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.
Un vino quindi che è maturato in un ambiente chiuso a bassa gravità e che per questo potrà dare delle indicazioni assolutamente nuove e scientificamente importanti.
Il carico è stato riportato sulla Terra, con un tuffo nel Golfo del Messico al largo della Florida, dal cargo “Dragon 2” costruito dalla SpaceX.
Come è noto, si tratta dell’azienda di Elon Musk, celeberrimo perché titolare del marchio d’auto elettriche “Tesla”. Una navicella privata che opera per conto della Nasa come taxi spaziale per gli astronauti della stazione spaziale e per il rifornimento dei materiali necessari alla vita sulla stessa. Ma questa volta il personale a bordo non ha potuto degustare il Bordeaux che era stato loro affidato più di un anno fa.
Le dodici bottiglie infatti fanno parte dell’esperimento scientifico condotto dalla startup lussemburghese Space Cargo Unlimited. Alcune bottiglie saranno ora stappate e passeranno al vaglio di selezionati degustatori che dovranno sentenziare se questo giro fuori dall’atmosfera terreste abbia modificato la qualità del vino.
Altre bottiglie invece finiranno nelle mani degli scienziati che condurranno tutta una serie di analisi di laboratorio sul Bordeaux. Ad allargare l’orizzonte scientifico, insieme alle bottiglie nello spazio erano state portate anche delle piantine di vite che ora saranno studiate per capire come si siano adattate alla bassa gravità della Stazione Spaziale.