Il Tribunale di Milano ha sentenziato che i doposci firmati Ferragni violano il diritto d’autore
Moon Boot, i famosi doposci ispirati alle calzature indossate da Neil Armstrong sulla Luna, sono un’opera di design industriale e sono protetti dalle norme che regolano il diritto d’autore. Lo ha deciso il Tribunale di Milano stabilendo una storica vittoria giudiziaria nella causa intentata contro la griffe di Chiara Ferragni.
Tutte le copie realizzate con altro marchio dovranno essere ritirate dal mercato e dovrà esserci un risarcimento per il gruppo Tecnica di Giavera del Montello, azienda che li ha creati, prodotti e venduti.
La battaglia legale era iniziata con l’arrivo sul mercato degli “snow boots” della Ferragni, prodotti da tre aziende che commercializzano capi con il marchio della influencer: la somiglianza tra i due articoli era evidente e da qui la decisione di adire le vie legali. Un patto transattivo era stato siglato circa tre anni fa, ma secondo l’azienda trevigiana il patto è stato disatteso. Da qui il nuovo intervento dei giudici che hanno sancito che non basta aggiungere il famoso logo dell’occhio con le ciglia della Ferragni o qualche brillantino per rivendicare una ‘pretesa autonomia creativa che si ridurrebbe di fatto all’estrosità conferita ai modelli dall’uso del glitter‘.
Il Moon Boot è stato realizzato nel 1969 su intuizione di Giancarlo Zanatta, fondatore di Tecnica Group che, ispirato dalle calzature indossate da Neil Armstrong nella sua prima camminata sulla Luna, ebbe l’intuizione di creare una nuova scarpa leggera e impermeabile, usando materiali come la schiuma di poliuretano e il nylon.
Lo scarponcino ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti per il marchio a livello internazionale. Tra questi, nel 2000, l’esposizione di Moon Boot nelle sale del Museo del Louvre come uno dei 100 simboli del design del XX secolo.
Ora il Tribunale milanese deciderà la cifra che dovrà essere pagata al gruppo Tecnica quale risarcimento per il danno subito per la violazione del proprio diritto d’autore.